Maestro di San Miniato
attivo in Toscana nella seconda metà del XV secolo
Non è noto il nome di questo artista che, a giudicare dal numero delle opere conservate, fu tra le personalità più feconde del secondo Quattrocento in area toscana. La denominazione convenzionale prende origine dalla sua opera più significativa, la pala nella chiesa di San Domenico a San Miniato al Monte (Pisa), dalla quale è possibile ricavare indizi circa il contesto di formazione e le molteplici esperienze. L'artista fu sensibile tanto ai lontani esempi dell'Angelico e alle più recenti interpretazioni di Benozzo Gozzoli quanto, con il passare del tempo, alla grazia decorativa di Botticelli ed infine alle formule convenzionali di Domenico Ghirlandaio.