UNA BIOGRAFIA PER GIROLAMO AMATI, UNO DEI PADRI DELL'ACCADEMIA DEI FILOPATRIDI
La Rubiconia Accademia dei Filopatridi sta per pubblicare, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, una biografia del filologo, epigrafista e archeologo savignanese Girolamo Amati, vissuto a cavallo fra Settecento e Ottocento, per quasi trent’anni “scrittore di greco” presso la Biblioteca Vaticana.
A curare il volume è Edoardo Maurizio Turci, Segretario Accademico dei Filopatridi e prolifico studioso di storia locale (al suo attivo una quarantina di pubblicazioni).
Amati, che è stato uno dei padri dell’Accademia, è figura ben nota fra gli storici e gli studiosi, ma – come spesso capita – nella sua terra d’origine pochi lo conoscono e grazie a questa biografia si potrà colmare la lacuna.
Leggendola si potrà scoprire, ad esempio, i suoi rapporti con gli altri eruditi in forze alla Biblioteca Vaticana. Ma anche la sua intensa attività di epigrafista, che lo portò a pubblicare numerosi saggi, sul Giornale Arcadico di Roma dedicati a epigrafi e oggetti di scavo greci, etruschi, italici, romani ed anche egizi. Ma la sua maggiore scoperta fu quella del sistema di note tachigrafiche greche contenute nel famoso cod. Vat. greco 1809, contenenti la decifrazione di tutte le note del codice (più di milletrecento) che rimasero inedite e oggi conservate presso la Biblioteca della Filopatridi di Savignano sul Rubicone. Altro merito dell'Amati, in campo filologico, fu quello di aver corretto la secolare attribuzione del Sublime a Cassio Longino anziché a Dionisio (Dionigi) di Alicarnasso. Le sue carte rimasero in parte alla Biblioteca Vaticana e in parte giunsero alla Biblioteca dell'Accademia dei Filopatridi, ove è conservato anche il suo ricco epistolario.
L’intenzione è di presentare il volume in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2022/2023, che si terrà l’11 dicembre e che rappresenta l’appuntamento più prestigioso e significativo dell’antico sodalizio culturale.