QUANDO LO SPORT ABBATTE LE BARRIERE DELLA DISABILITÀ: I PROGETTI PER L’INCLUSIONE SOSTENUTI DALLA FONDAZIONE

Nell’anno delle meraviglie, in cui l’Italia sportiva ha vinto tutto quello che c’era da vincere, gli atleti paralimpici azzurri hanno saputo ritagliarsi un posto particolare. Chi non si è emozionato assistendo alle imprese della schermitrice Bebe Vio o davanti al podio tutto italiano dei 100 metri piani femminili? Ai Giochi di Tokyo la delegazione italiana (la più numerosa di sempre, con 115 atleti) e ha vinto 69 medaglie, di cui 14 ori, 29 argenti, 26 bronzi. Ma al di là di questi risultati straordinari, le Paralimpiadi confermano quanto sia importante diffondere la pratica sportiva fra le persone con disabilità, a tutti i livelli e in tutte le realtà. E proprio in questa direzione vanno alcuni dei principali progetti sportivi sostenuti in questi anni dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, il cui impegno in questo settore è volto soprattutto a favorire la socializzazione e l’esperienza di gruppo e, in particolare, a creare occasioni di integrazione, crescita e recupero psico-fisico delle persone con disabilità e attraverso la pratica sportiva. Così, nel 2020 la Fondazione ha stanziato la somma di 2200 euro a favore della Facile Volley ASD di Gambettola per promuovere fra gli studenti delle scuole medie e superiori il sitting volley, disciplina paralimpica parente stretta della pallavolo, ma che si gioca da seduti con una rete più bassa e un campo più piccolo. Grazie alla presenza di istruttori qualificati, Facile Volley ASD ha offerto ai ragazzi la possibilità di praticare questo sport e di sviluppare diversi talenti, organizzando squadre ‘miste’, composte sia da persone con disabilità fisica, sia da normodotati. Ma anche a Cesena si pratica la pallavolo da seduti grazie all’attività del Volley Club Cesena che, con i suoi oltre 1000 ragazzi e ragazze tesserati, è l’associazione più numerosa d’Italia. Fra le 59 squadre che militano sotto la sua bandiera, infatti, dal 2015 c’è anche il Sitting Volley Club, denominata All Black Cesena. Una squadra all’insegna dell’inclusione a 360 gradi: ne fanno parte atleti disabili e normodotati, uomini e donne, che grazie alla passione sportiva sul parquet riescono ad azzerare le barriere. E alcuni di loro hanno conquistato anche la maglia azzurra, come Federico Blanc che ha capitanato la Nazionale maschile, e Roberta Pedrelli che ha disputato le Paralimpiadi di Tokio. Già da diversi anni la Fondazione Carisp sostiene l’attività del Volley Club Cesena, e sicuramente anche i giocatori del sitting volley hanno beneficiato dei 160 palloni acquistati con il contributo erogato nel 2020 (circa 4600 euro). Ma ancora più importante per loro è stato l’intervento attuato nel 2019, con l’erogazione di 9mila euro che ha permesso l’acquisto di un pulmino attrezzato con pedana laterale per carrozzine. Entrambe le somme provengono dal fondo per le iniziative benefiche messo a disposizione da Crédit Agricole. Favorire l’inclusione sportiva e lavorativa dei ragazzi con disabilità è l’obiettivo del progetto “Around per l’inclusione – Calciando la disabilità”, che l’Around Sport SSD ha intrapreso a Savignano fin dal 2012. L’idea portante è quella di promuovere la condivisione dello sport attraverso la scoperta della ‘diversità’, favorendo la pratica sportiva di gruppi eterogenei in cui sono inseriti anche bambini e ragazzi con disabilità soprattutto cognitive (sindrome di Down, autismo, ritardi). All’inizio si è partiti con il calcio, ma poi l’attività si è allargata ad altre discipline, dal volley al basket, dalle arti marziali agli sport acquatici. Molti e qualificati i partner che collaborano al progetto, fra cui il Dipartimento di Psicologia del Campus di Cesena dell’Università di Bologna. Nel 2020 la Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena ha sostenuto “Around per l’inclusione” con 7.000 euro del fondo per le iniziative benefiche messo a disposizione da Crédit Agricole. Sempre attingendo a questo fondo, nel 2021 è stato assegnato un contributo di 3000 alla Skateschool Cesena per “We can skate”, progetto portato avanti con l’associazione di volontariato “Amici di Gigi”, che intende coinvolgere nell’attività sportiva bambini e ragazzi che si trovano in condizioni di difficoltà. Perché uno sport senza barriere aiuta ad abbattere le barriere della società.