L'AMBIENTE DIVENTA PRIORITARIO NEL PROGRAMMA DEL TRIENNIO 2023-25
La protezione e la qualità ambientale entrano per la prima volta fra le priorità d’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, diventando per i prossimi tre anni uno dei quattro settori ‘rilevanti’ (cioè quelli oggetto di maggiore impegno e a cui deve essere assegnato almeno il 50% delle risorse) insieme a quelli tradizionali dell’istruzione, della solidarietà e della cultura.
A indicarlo il Piano Programmatico Triennale 2023 – 2025, che ha ricevuto il parere positivo dell’Assemblea dei Soci, riunitasi il 12 novembre scorso nella Sala Dradi Maraldi, all’interno del palazzo storico ex Cassa di Risparmio. Semaforo verde anche per il Documento Programmatico Previsionale 2023. I due documenti, predisposti dal Consiglio di Amministrazione e già approvati dal Consiglio d’indirizzo, rivestono una particolare importanza, perché di fatto sono gli strumenti il percorso della Fondazione nel prossimo futuro.
In questo contesto, la scelta di dedicare attenzione all’ambiente e alla sostenibilità appare particolarmente significativa, perché vuole essere segno di sensibilità verso un tema divenuto fondamentale nella vita quotidiana e che è destinato a intrecciarsi sempre di più con le scelte sociali, tecnologiche, economiche.
Nella stessa seduta si è proceduto alla verifica dei requisiti dei soci nominati o riconfermati il 19 giugno scorso (nuovi ingressi sono stati Carlo Battistini e Annalisa Raduano, confermato socio Arturo Santini dopo il termine del suo primo mandato), e alla presa d’atto della decadenza di alcuni soci sulla base delle norme statutarie.
Come hanno sottolineato nei loro interventi il presidente della Fondazione Roberto Graziani e il vicepresidente Luca Lorenzi, pur di fronte a una situazione generale a dir poco complessa (fra strascichi della pandemia, riflessi della guerra ucraina, crisi del gas, ecc.), nel prossimo triennio la Fondazione Carisp Cesena conta di poter riversare sul territorio la somma complessiva di circa 1 milione e 100mila euro (derivante sia da mezzi propri che da terzi). Una previsione che, sostanzialmente, si pone in linea con le risorse messe a disposizione negli ultimi esercizi.
Gli ambiti di intervento
Per quanto riguarda i quattro maggiori filoni di intervento, nel 2023 e nei due anni successivi, questi gli orientamenti che guideranno la scelta dei progetti da sostenere, individuati con il supporto delle Commissioni Consultive operanti all’interno dell’ente .
Nell’ambito dell’istruzione, educazione e formazione, l’impegno sarà quello di favorire il miglioramento dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche del territorio. Proseguirà il sostegno al progetto “Innova-mente” - avviato nel 2022 su proposta della Commissione consultiva ed elaborato in collaborazione con Criad, Ser.In.Ar., Campus universitario di Cesena e CDE del Comune di Cesena – che si propone di operare nell’ambito dell’innovazione tecnologica nelle scuole primarie e secondarie di primo grado anche tramite interventi di formazione per insegnanti e sulle metodologie didattiche innovative e tecnologiche. Più in generale, particolare attenzione sarà dedicata per favorire la collaborazione fra le scuole, di ogni ordine e grado, e l’università. Proseguirà anche il sostegno a Ser.In.Ar.
Sul fronte della solidarietà e servizi alla persona, di fronte alla difficile situazione che spinge molte famiglie in condizioni di fragilità, la Fondazione intende rinsaldare il proprio sostegno alle reti di prossimità territoriale nel loro impegno per promuovere l'inclusione sociale
Così, nel 2023 saranno riproposte azioni volte a fornire un sostegno concreto alle famiglie, come il “Fondo di solidarietà” - costituito nel 2017 e gestito in collaborazione con la Caritas diocesana - che contribuisce al pagamento delle utenze per le persone e le famiglie in condizioni di disagio, e gli interventi per contrastare l'emergenza alimentare.
In questo contesto, determinante sarà la politica di dialogo e di cooperazione con le associazioni e soprattutto con le altre Fondazioni impegnate in attività di solidarietà locali, Fondazione Fruttadoro Orogel e Fondazione Romagna Solidale, sulla base dell’accordo sottoscritto lo scorso anno.
Per quanto riguarda gli aspetti relativi alla salute, la Fondazione si propone di sostenere l’attività di prevenzione e diagnosi precoce delle malattie oncologiche in collaborazione con le Associazioni già operanti sul territorio.
Come già anticipato, con l’inserimento fra i settori rilevanti dell’ambito “Protezione ambientale” si rafforza la sensibilità della Fondazione nei confronti dei temi della sostenibilità ecologica, della tutela del patrimonio naturale, della riduzione dell'inquinamento e della promozione di forme di green mobility. L’inserimento del nuovo settore esprime, inoltre, l’assunzione di responsabilità verso le generazioni future. In particolare, la Fondazione prevede la promozione di azioni finalizzate al miglioramento dell'ambiente e della sostenibilità - con particolare attenzione alla riduzione di impatti ambientali e all'assorbimento delle emissioni di anidride carbonica - attraverso il sostegno all’attività di imboschimento, rimboschimento, forestazione e difesa dei boschi esistenti nei comuni del proprio territorio di riferimento.
Ma sarà ispirato a criteri ‘green’ anche l’impegno per lo sviluppo locale, con interventi a sostegno delle specificità del territorio, a cominciare dall’esperienza di CesenaLab, sostenuto fin dalla nascita.
Infine, per quanto riguarda la cultura, la Fondazione proseguirà il sostegno ai progetti di conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico e al sostegno di iniziative culturali (incontri, eventi musicali, pubblicazioni, ecc,).
E naturalmente proseguirà la collaborazione con il Comune di Cesena e Crédit Agricole Italia per la realizzazione della “Pinacoteca della città” nel settecentesco Palazzo OIR, donato dalla Fondazione al Comune per la realizzazione di una nuova sede museale dedicata alla pittura antica.