NEL DOCUMENTO PROGRAMMATICO 2026 DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CESENA CIRCA 400MILA EURO PER GLI INTERVENTI SUL TERRITORIO
Ammonta a quasi 400mila euro la somma che la Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena prevede di mettere a disposizione nel 2026 per gli interventi verso il territorio, attraverso risorse proprie e somme provenienti da fondi esterni e collaborazioni attive.
A indicarlo è il Documento Programmatico Previsionale 2026, che ha ricevuto il parere positivo dell’Assemblea dei soci, riunitasi sabato 8 novembre nella Sala “Dradi Maraldi”, in via Tiberti. Insieme al Documento Programmatico, l’assemblea si è pronunciata favorevolmente anche sul Piano Programmatico Pluriennale 2026-2028.
I due documenti, predisposti dal Consiglio di Amministrazione e già approvati dal Consiglio di Indirizzo, tracciano le previsioni e definisce le linee di intervento che guideranno la Fondazione nei prossimi anni.
Per quanto riguarda il conto economico, il pre-consuntivo 2025 prevede di chiudersi con un avanzo d’esercizio di 358mila euro circa, mentre il preventivo 2026 si attesta su una cifra intorno ai 329. mila euro.
In questo contesto si registra una sostanziale conferma degli orientamenti portati avanti finora dall’ente, anche grazie alla prosecuzione di importanti partnership, come quelle con Crédit Agricole Italia, Fondazione Fruttadoro Orogel; Fondazione Romagna solidale, Acri (associazione delle Fondazioni di origine bancaria) A loro si aggiungono i numerosi enti e imprese locali coinvolti nel progetto “Una collaborazione che fa la differenza” a sostegno del restauro degli affreschi della Sala Capitolare dell’Abbazia del Monte e dell’acquisto di un nuovo elettroencefalografo per l’Ospedale Bufalini.
Di particolare rilievo l’aspetto economico di questi rapporti.
La Fondazione Fruttadoro Orogel ha confermato la volontà per il 2026 di destinare come erogazione liberale alla Fondazione Crc la somma di 200mila euro, nell’ambito di un accordo triennale che nel periodo 2025-27 ammonterà complessivamente a 600mila euro.
Prosegue anche l’accordo di valenza triennale con Crédit Agricole Italia, che nel triennio ha messo a disposizione 240mila euro, di cui 80mila per l’anno prossimo.
Tornerà inoltre il fondo di solidarietà messo a disposizione da ACRI Emilia – Romagna; con un importo che per l’anno prossimo salirà a 130mila euro (sono stati 90mila nel 2025). La novità è rappresentata dal fatto che, per la prima volta, queste risorse potranno essere destinate anche a interventi nel campo della cultura e dell’arte, oltre che nei tradizionali settori del welfare, formazione e inclusione sociale.
È anche grazie a queste risorse, che nel 2026 la Fondazione prevede di poter mettere a disposizione del territorio circa 400.000 euro.
Al primo posto l’impegno per salvare gli affreschi della Sala Capitolare dell’Abbazia del Monte, fortemente compromessi, attorno al quale si è creato un ampio coinvolgimento di realtà associative e imprenditoriali del territorio. A questo obiettivo si affianca quello per dotare di un nuovo elettroencefalografo l’Ospedale Bufalini.
Ma prosegue, naturalmente, il sostegno ai progetti del territorio, la cui selezione avverrà sulla base delle linee di indirizzo già adottate negli ultimi anni, con una particolare attenzione per i quattro settori individuati come ‘rilevanti’ (cioè quelli a cui destinare almeno il 50% delle risorse a disposizione): educazione, volontariato, protezione ambientale, arte e cultura.
Parte delle risorse – quella proveniente da Acri - sarà distribuita attraverso uno specifico bando, di imminente pubblicazione, che per la prima volta non sarà destinato solo a progetti sociali ed educativi, ma anche culturali. Confermato per il 2026 anche il bando dedicato a progetti di sensibilizzazione e tutela ambientale.